PIL: COME CI CONDIZIONA NEGLI INVESTIMENTI?

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L'economia a portata di mano

 

Purtroppo nelle testate giornalistiche sui temi riguardanti l’economia e la finanza sono spesso utilizzate delle parole e delle frasi indecifrabili, difficili addirittura anche per chi conosce bene questo mondo. Basti pensare alla scritta “RBS Santander a un passo da Abn” oppure “Fortis L'ad Groeninke dice addio “ è tutta un’abbreviazione di sigle. Da questa giungla nasce l’esigenza di spiegare l’economia e di metterla “a portata di mano”. In termini semplici si può spiegare all’investitore più disorientato e meno informato rispetto a quello che succede nel mondo dell’economia e della finanza.

 

Gli indicatori dell’economia

 

Quando si sente parlare di Pil, abbreviazione di prodotto interno lordo ossia ricchezza di beni e servizi prodotti in un determinato anno in un Paese, dobbiamo pensare che le famose percentuali che leggiamo riguardano la crescita di quei valori rispetto a un anno prima. Come dicevo nell’articolo precedente, in Italia quest’anno è previsto una crescita dello 0,1-0,2%, livelli molto bassi. Sicuramente se l’Italia avesse una crescita molto bassa questo inciderebbe sull’occupazione: le aziende non esportano, si trovano in difficoltà, il tasso di disoccupazione è alto e i giovani faranno sempre più fatica a trovare lavoro ma anche chi lavora non può non fare i conti con l’eventuale fallimento delle aziende e persone che escono dal mondo del lavoro magari a 50/55 anni ancora lontani dall’età pensionabile. (E questo si ricollega ai temi della previdenza, e al trattamento pensionistico trattati negli articoli precedenti).

 

Gli altri aspetti

 

Un’altra variabile per capire lo stato di salute dell’economia è il tasso di interesse, definito e regolato dalle banche centrali. Siamo in un momento di crisi e oggi la banca centrale europea ha portato i tassi di interesse prossimi allo zero, quindi il costo del denaro nell’area euro oggi è quasi nullo. Oggi ci si può indebitare più facilmente, è più facile riuscire ad accedere ad un mutuo anche a 15/20 anni a tassi inferiori al 2%. Resta il fatto che ci sono dei segnali dagli Stati Uniti dove i tassi sono ripartiti e siamo saliti allo 2,5%, questo lascia presagire una possibile ripartenza dei tassi anche nell’area euro; questo non sarà immediato ma chi ha la necessità di “indebitarsi” lo faccia prima possibile perché ancora siamo in condizioni molto favorevoli. E’ vero che il rialzo dei tassi di interesse è anche un segnale di ripresa economica, quindi dagli Stati Uniti non arrivano brutte notizie, però chi vuole investire sappia che le condizioni migliori per farlo sono adesso perchè tra uno o due anni i tassi potrebbero essere superiori. Quindi conoscere il tasso di interesse e il Pil condiziona le scelte temporali dei nostri investimenti.

 

Investire oggi

 

Una volta si acquistavano Titolo di Stato con rendimenti del 3 0 4%, lo si teneva per 10/15 anni e si incassavano le cedole semestrali che entravano sui conti. Oggi non è più così, in un contesto di tassi zero, abbiamo dei rendimenti fino a un anno che sono negativi: la vecchia concezione dell’allocare i soldi in strumenti come Bot e Cct non è più ideale con la situazione attuale. Questo significa che il vecchio modo di mettere nel “cassetto” i propri risparmi ha dei rendimenti enormemente più bassi rispetto al passato: chi vuole aumentarli dovrà alzare l’asticella, distribuire in maniera diversificata i propri risparmi prendendosi dei rischi. Oggi dobbiamo tener conto anche del Pil quando facciamo operazioni di investimento: notiamo che un quarto del Pil è concentrato negli Stati Uniti e il 15% invece in Cina quindi quando si decide di fare un’allocazione dei propri risparmi non si può non tener conto di queste due economie. La prima che è la locomotiva mondiale da sempre e l’altra, la Cina, sta diventando un vagone sempre più trainante, considerare inoltre anche la forza di Paesi emergenti che stanno crescendo anche grazie al loro sviluppo demografico, con popolazione giovane ed in aumento.

Nessuno può definirsi un mago ma serve prudenza, lungimiranza e serve soprattutto chi vi può consigliare al meglio. Affidatevi a qualcuno di vostra fiducia.

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