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LE AZIONI: COSA SONO E COME ACQUISTARLE?

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Come gestisco i soldi della vendita?

 

Quando incassi i soldi da una vendita immobiliare, come li gestisci? La risposta che ti darei è questa: “ se non hai esigenze di liquidità nel breve e non li reinvesti non stai facendo una buona scelta”. Nella vita di una persona, la vendita di una casa comporta l’ingresso e quindi la mobilitazione di importante liquidità. La cifra che scaturisce da una vendita immobiliare non la si vede tutti i giorni, ed è fondamentale non sbagliare perchè essendo un processo a lungo termine, non è così semplice tornare indietro quando si ammette di aver commesso un errore. Se immaginiamo di essere entrati in possesso di una somma importante, come la possiamo gestire? A seguire alcuni passaggi fondamentali per ottimizzare il percorso del post-vendita.

 

Dove voglio destinare questo denaro?

 

Possibile è che questa cifra sia impiegata nella quotidianità, per accrescere il potere di acquisto, oppure destinata ad altre spese. Questo è importante, ma bisogna capire se non sia meglio accantonare la somma per una futura necessità (come l’acquisto di una casa al mare, la pensione, un progetto di famiglia) magari integrandola attraverso una contribuzione regolare. Le due domande cruciali da porsi sono le seguenti:

  • Abbiamo esigenze di breve periodo?

  • Quando avremo la necessità di utilizzare il capitale? Qual è l’orizzonte temporale?

La cifra che intendiamo utilizzare nell’immediato, la lasciamo sul conto corrente, mentre il resto lo dovremmo investire in uno strumento finanziario di protezione del capitale (se intendiamo utilizzarlo entro 24 mesi mi riferisco ad un conto deposito), oppure per orizzonti più lunghi optare per un investimento bilanciato obbligazionario o azionario.

 

Se non investi è il peggior investimento

 

Erodere il valore del denaro, questo è il rischio del non investire, tenendo presente dell’inflazione che diminuisce il potere di acquisto di ogni somma nel tempo. In un arco di tempo di venti anni, può comportare la perdita di valore del capitale fino al venti per cento (se non consideriamo che l’inflazione potrebbe aumentare). Tenere sul conto corrente i soldi generati da una vendita, sarebbe come sostituire un’asset, come la casa, in grado di generare una certa rendita e che potrebbe rivalutarsi nel lungo periodo, con un altro tipo di bene, per esempio denaro liquido, che è invece destinato a perdere valore. Non è una buona idea!

 

L’ottica del lungo termine

 

Come possiamo allora evitare che il nostro capitale perda valore? Il primo passo da fare è investire il nostro denaro con l’obiettivo di proteggerlo in un’ottica di lungo termine. E’ un consiglio adatto a tutti, tralasciando quindi investimenti ad alto rischio o speculativi che metterebbero a rischio il patrimonio. L’aumento delle probabilità di rivalutazione del capitale si sposa con un’ottica di lungo termine. Una tendenza fisiologica alla crescita infatti è una caratteristica dei mercati. Ciò significa che si accorcia la possibilità che l’investimento generi una perdita più  si allunga l’orizzonte temporale: un investimento ottimale per orizzonti medio lunghi, è quello che si bilancia tra azioni e obbligazioni.

 
Qual è il profilo di rischio?

 

E’ risaputo che per aumentare le proprie prospettive di rendimento è necessario essere ben predisposti al rischio. Ma qual è il livello accettabile di rischio per ognuno di noi? Purtroppo la risposta non può essere uguale per tutti. Il momento cruciale di difficoltà dei mercati ( rischio appunto) lo si affronta con parole semplici innanzi tutto con la consapevolezza di quanti soldi si è disposti a perdere: maggiore serenità ci accompagnerà in questo momento difficile. Per questo motivo, la cosa più importante è conoscere il proprio profilo di investitore, combinato dalla relazione di elementi diversi. Attraverso l’aiuto del tuo consulente di fiducia, potrai individuare tutti questi fattori e determinare la soglia più adatta a te. Quali sono gli elementi che possono esserci utili per stabilire il profilo di rischio?

  • percentuale del valore investito rispetto alla totalità del patrimonio;

  • situazione patrimoniale

  • alcuni tratti caratteriali (come la capacità di gestire l’ansia e la propensione a rischiare).

  • orizzonte temporale

 

Concludendo, Sarà necessario contattare un professionista che ci aiuti ad affrontare in maniera corretta le scelte di investimento. L’importante sarà premiare una gestione in grado di creare valore, qualità, attraverso affidabilità e serietà da parte del consulente, restando sempre consci di ciò che si sta facendo”.

 

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