COME SCEGLIERE IL CONSULENTE FINANZIARIO

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A chi serve un consulente finanziario?

 

Partiamo dicendo che se una persona sta cercando assistenza in un qualsiasi ambito, significa che non è in grado di gestire da solo quel preciso argomento. Ed  allora inizia la ricerca di qualcuno che possa aiutarlo, ascoltarlo, capirlo. Ma come potrebbe fare a selezionare una persona che è più preparata di lui in un determinato argomento? Non è ne semplice ne immediato. La prima cosa da fare, come in ogni ambito, è quella di accettare e riconoscere il fatto di dover essere aiutati, poi ne consegue tutto il resto. Affidabile, qualificato, che ispiri fiducia e disponibile sono le prime caratteristiche che iniziano a formare la sagoma della persona ricercata. Altro particolare da inserire in cima alla lista è quello che l’imprenditore, il pensionato, l’uomo in carriera, il lavoratore dipendente non ha il tempo necessario da dedicare ad una ricerca scrupolosa della figura del consulente, come invece dovrebbe essere, ma la situazione che oggi presenta i mercati, caratterizzata da bolle pronte a scoppiare in qualsiasi momento , borse volatili e tassi di interesse ridotti ai minimi termini, sono segnali che fanno intendere quanto possa essere rischioso agire in autonomia in un momento così delicato ed incerto, quindi prendiamoci il tempo necessario.

 

Il risparmiatore è in grado di definire gli obiettivi?

 

Essere seguiti ed affiancati da un consulente finanziario è di fondamentale importanza. L’ emotività in questo campo gioca brutti scherzi e quindi diventa necessario avere qualcuno che in questi momenti, attraverso un approccio scientifico, riesca a far convergere le aspettative e le esigenze del cliente con la realtà dei fatti. Gli obiettivi di un investimento non sono sempre ben definiti nella mente di chi investe, sia in termini di guadagni sia in termini di orizzonte temporale e di rischi sostenibili. Il cliente stesso non ha chiari i suoi obiettivi  ma questi sono il pilastro portante del suo portafoglio finanziario e quindi dei suoi investimenti. Saggio è comunque prendere piccoli accorgimenti per l’incontro con il consulente prescelto. Non si è sottoposti ad un interrogatorio, anche se così potrebbe sembrare, ma le prime informazioni che il cliente riesce a far trasparire sono le più importanti per il consulente per capire le esigenze di chi ha di fronte.

 

Il primo incontro

 

Noi consulenti abbiamo obbligo e necessità di raccogliere tutte le informazioni che il cliente si deve apprestare a comunicare in maniera dettagliata allo scopo di far valutare meglio quali possono essere i parametri degli investimenti. E’ vero non a tutti piace parlare dei propri risparmi, si tende ad essere strettamente riservati su questo argomento considerando poi il fatto che la maggioranza delle persone non ha una base di educazione finanziaria. Questo potrebbe essere un grande scoglio per fare il famoso primo passo. Il concetto di inflazione non è chiaro a molti e la maggior parte delle persone non è in grado di definire la relazione tra rendimento e rischio; per questo motivo è ancora più importante che con il proprio consulente ci siano degli scambi di informazione necessarie e basilari affinchè il servizio offerto possa essere il migliore possibile. Un’ autovalutazione prima dell’incontro sarà necessaria per poter chiarire tutti i dubbi, anche quelli che possono sembrare banali, quelli che si danno per scontato senza aver paura di essere giudicati o fare brutta figura perché bisogna capire e far capire quello che è l’obiettivo da raggiungere.

 

Incontri periodoci

 

Tenere  monitorato quotidianamente l’andamento della propria situazione finanziaria non è sicuramente buona abitudine soprattutto se si sta parlando di investimenti di medio lungo periodo questo potrebbe creare solo situazioni di ansia e preoccupazioni. Non si deve nemmeno dimenticarsene totalmente, ci vuole sempre la giusta via di mezzo. Un incontro trimestrale oppure semestrale solitamente può essere di norma mantenuto come abitudine, oltre a  fissare eventuali incontri più ravvicinati nel caso sorgessero nuove esigenze da parte del cliente o nostra. Anche nell’era dei robot-advisor, gli incontri davanti magari ad un buon caffè, un sorriso e una stretta di mano non possono essere sostituiti.

 

Io, Silvio Cavenaghi

 

Insegnare le buone abitudini nel mondo  finanziario è il mio obiettivo così come quello di aiutarvi ad approfondire queste tematiche. Grazie al tempo, il valore della nostra collaborazione sarà riconosciuta e gratificata. Il mio impegno sarà ripagato dalle vostre soddisfazioni e dal raggiungimento dei vostri obiettivi. Insieme proteggeremo i vostri risparmi frutto dei vostri sacrifici, farò emergere i vostri obiettivi, diversificherò i vostri portafogli, confinerò le vostre emotività aiutandovi a migliorare l’autocontrollo e vi indirizzerò al risparmio attraverso l’ orizzonte temporale. Uno spunto per il nostro/vostro primo incontro, a presto.

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