Il fattore tempo negli investimenti

Il tempo è nostro amico, nel bene e nel male. Ancora prima di valutare il rischio di un investimento è fondamentale stabilirne l’orizzonte temporale. La definizione più adatta in tema finanziario è questa: per far sì che il tuo obiettivo si avveri devi avere ben chiaro il tempo necessario che impiegherai per raggiungerlo senza doverti preoccupare delle oscillazioni del mercato, questo è l’orizzonte temporale. Possiamo suddividere in tre gruppi gli orizzonti più comuni: quello di breve periodo (risulta inferiore ai dodici mesi), quello del periodo medio ( che è compreso fra i cinque e i dieci anni) e quello di lungo periodo (che generalmente supera i dieci anni). E’ ovvio che se un investitore ha un obbiettivo vicino nel tempo non potrà avere delle perdite elevate, altrimenti non vi sarà il tempo necessario per recuperarle. Il concetto può sembrare banale ma è la base per investire i risparmi di una vita.

Il lungo periodo e l’alto rendimento

La pazienza diventa la miglior alleata del tempo. Preventivare anche  delle perdite iniziali su un investimento di lungo periodo è buona cosa, non ci dobbiamo spaventare perché dalla nostra parte ci sarà sempre il tempo che ripagherà le nostre paure.  Può accadere che vendendo un azione nel breve periodo si possa anche guadagnare, risulta essere però solo una mossa circoscritta ad un singolo caso perché investire nel breve non è una scelta che paga. Premiante sarà la strategia di scegliere l’investimento di medio e lungo periodo che ci da  la possibilità di contrastare le volatilità dei mercati e risanare le eventuali perdite. Un buon investimento sarà caratterizzato da un portafoglio diversificato con un orizzonte temporale di medio/lungo termine.

L’errore più comune

Se si ipotizza un investimento con orizzonte temporale lungo e si utilizzano strumenti finanziari e prodotti ad elevato rischio, non ci si può permettere di venderli al primo segnale di volatilità e nervosismo dei mercati. Si perde di vista l’ obbiettivo, si perdono i soldi, e non si rispetta l’orizzonte temporale a sua volta stabilito. Questo non significa che gli investimenti sono intoccabili e non liquidabili ma bisogna prendersi le giuste tempistiche per modificare con cautela l’eventuale investimento nel momento di mercato più adeguato. Farsi influenzare dalle turbolenze dei mercati è l’errore più facile nel quale ci si può imbattere soprattutto se si affrontano questi momenti senza l’appoggio, il sostegno e la professionalità di un consulente finanziario di fiducia.

Strumenti più adatti ad orizzonti temporali diversi

Possiamo prevedere in maniere generica (ogni singolo caso andrà studiato per capire le esigenze dell’investitore) questi tipi di strumenti finanziari rispetto all’orizzonte temporale scelto, tenendo conto del profilo di rischio che si decide di assumere:

- Breve termine: Conti deposito, Fondi monetari, Pronti contro termine, Certificati di deposito.

- Medio termine: titoli di Stato, obbligazioni, ETF, Fondi bilanciati.

- Lungo termine: Azioni, ETF, fondi azionari, obbligazioni High Yield.

Ripeto, è solo uno schema per aiutare a capire quali strumenti esistono nel mondo finanziario, ciò non toglie che ogni investitore deve, in base alle proprie esigenze, scegliere lo strumento più adeguato. Rivolgetevi ad una professionista del settore e affidatevi alle sue capacità e  competenze per migliorare e proteggere i vostri investimenti.