Concetti comuni, ma come reagiamo noi?

Una volta le religioni erano i più importanti canali che riuscivano a gestire la vita sociale degli uomini, attraverso il Corano per passare alla Bibbia; poi è arrivata la televisione, dalla quale ci siamo lasciati condizionare per molti anni, ora è l’era della rete. Il mondo nelle nostre mani. Questo potere è una lama a doppio taglio: le persone digitano su Google la ricerca su ristoranti, hotel, vacanze, ma anche assicurazioni prestiti mutui. Di tutto. Sempre da sole alcune persone riescono ad autodiagnosticarsi la cura riferita alla malattia “rara” comparsa in quel momento , sostituendo così la figura del medico. Tanto che un medico ha appeso sulla porta di entrata del suo studio “ se il consulto di Google non vi ha soddisfatti potrete provare con Yahoo”. Allora la mia domanda è: anche nel mio campo è di moda il fai-da-te? Siamo veramente certi che tutto quello che troviamo digitando sulla nostra tastiera, è compreso al 100% dall’investitore? Ci sono tematiche fondamentali quali il risparmio e l’investimento che devono essere capite fino in fondo per  raggiungere la consapevolezza di quello che vorremmo per il nostro futuro patrimoniale. 

Che cosa vuol dire risparmiare?

Se proviamo a digitare su Wikipedia la parola risparmio, troveremo questa definizione: è la quota del reddito di persone, istituzioni o imprese che, nel periodo in cui il reddito viene percepito, non viene spesa, ma messo da parte per essere poi speso in futuro. Sacrificio del consumo presente, in vista di un maggiore consumo futuro. Quindi il risparmio è collegamento direttamente al consumo. Tutto quello che non viene consumato, viene risparmiato e in un ottica di panificazione finanziaria, bisognerebbe avere una idea precisa di quello che in futuro si dovrà o vorrà consumare. Non è assolutamente facile gestire questo aspetto, ed è per questo motivo che il mio primo consiglio è proprio quello di farsi affiancare da un bravo consulente finanziario, perché fatto salvo per i pochissimi che tengono da parte tutti gli scontrini e hanno   tutte ( e dico tutte) le entrate e le uscite, il più delle persone hanno una vaga concezione di quello che consumano mensilmente, per esempio. Se da consulente finanziario, dovessi chiedere quanto spendete in una anno di pizzeria, ristoranti, spese mediche, vacanze ecc, quanti saprebbero rispondere al centesimo? Le risposte sarebbero spannometriche. Quindi come si può pretendere che un cliente possa da solo sapere esattamente l’ammontare delle risorse finanziarie che gli serviranno per mantenere un adeguato tenore di vita tra cinque, dieci o venti anni?

Dopo il risparmio, si deve decidere se investire, ma cosa significa?

L’investimento

Definizione di Wikipedia: l’investimento è l’attività finanziaria di un investitore che mediante la creazione o l’acquisizione di nuove risorse aumenta i suoi beni capitali, utilizzando un processo produttivo al fine di incrementare la propria soddisfazione personale e ottenere un maggior profitto futuro. Ecco seppur complicata come frase, mette in luce un aspetto molto significativo: un maggior profitto futuro e la soddisfazione personale. Se dovessi dirlo in parole più semplici, investire vuol dire spostare, nel corso del tempo, potere di acquisto ( oggi possiedo una somma da spendere ma non li spendo, li investo per poterli spendere in futuro) e di aumentarlo se possibile. E’ ovvio che lo si fa per guadagnare. Ma come si ottiene un guadagno dal mercato finanziario? Vediamo se vi riconoscete in questa definizione: l’idea comune è quella di comprare ad un prezzo basso e rivendere ad uno più alto. Corretto? Ecco questa è la definizione della speculazione. Investire non significa speculare.

Speculazione

Sempre da vocabolario digitale il termine speculazione significa: acquistare un bene di qualsiasi tipo, sperando che in tempi brevi aumenti il suo valore. In finanza possiamo definirla come praticare delle operazioni rischiose tentando, di ottenere un guadagno da alterazioni di mercato, in tempi brevi ovviamente. Nella sua essenza ricorda molto il gioco d’azzardo. Ma possiamo domandarci: rappresenta una pratica efficiente in un ottica di investimento? Per esempio, basandosi su view di mercato, non potrebbe essere corretto speculare sull’andamento dei singoli titoli puntando su di essi? Purtroppo nessuno sa cosa farà il mercato. Anche studiando grafici e report, non avremo mai il mondo del mercato finanziario nelle nostre mani. Speculare è speculare.

Conclusioni

Attraverso un portafoglio diversificato si crea un potenziale rendimento finanziario di medio-lungo termine. Come suddividere bilanciando le azioni, obbligazioni e asset sarà oggetto di un approfondimento nel quale vi guiderà il vostro consulente di fiducia. Avere ben chiaro in mente quello che significa risparmiare investire e speculare può essere un ottimo punto di partenza, restando sempre concentrati sull’obiettivo durante il percorso, senza mai abbandonare la nave, evitando così di annegare fra le onde del mare invece di raggiungere la riva.

A presto con il prossimo articolo