L’oro, sempre bene rifugio?

L’ oro ha avuto a partire dal 2000 un ritorno di interesse da parte degli investitori mondiali che è giusto definire strepitoso. In piena “new economy” alla fine degli anni novanta si pensava che i metalli preziosi fossero sostanzialmente una reliquia del passato: la tesi più ricorrente era che gli unici veri rendimenti positivi si potessero ottenere investendo in azioni. Due disastrosi mercati ribassisti, cui hanno fatto parte straordinarie riprese, hanno cambiato radicalmente lo scenario. Nel nuovo sistema monetario il tasso di cambio esprime quanto il mercato “apprezza” una determinata valuta così da indicare abbastanza fedelmente le capacità finanziarie del suo Paese.  E’ normale che in questa situazione l’oro diventa un bene rifugio, di conseguenza quando il valore della carta (= BORSA) sale l’oro scende ed al contrario quando il valore della carta scende, l’oro sale.

Cosa è cambiato in questi anni?

Da una parte c'è stata la volatilità delle azioni, che hanno dimostrato di potere annientare , anche in poche settimane, i rendimenti ottenuti faticosamente in anni anche nel meglio congegnato e diversificato dei portafogli. L’oro al contrario vanta una storia lunghissima: è da almeno 5mila anni che viene utilizzato come mezzo di scambio e di pagamento in ogni cultura. Pesantissimi squilibri finanziari ed economici emersi negli ultimi anni hanno spinto molti a riconsiderare le proprie opinioni circa l’ utilità di questo strumento. Infatti il sempre maggiore spostamento di ricchezza verso le nazioni emergenti, Cina in primis, ha determinato un forte rialzo dei corsi del metallo.

Lingotti e monete d’ oro online

L’ Oro nel tempo è entrato a pieno titolo nei portafogli dei clienti  tanto da diventare quasi un simbolo e un facile indicatore di processo di globalizzazione di questi anni. Non solo, a rendere più facile tutto ciò sono sorti diversi strumenti , a metà strada fra il fisco e il finanziario, che hanno attirato masse sempre più imponenti di investitori, sia istituzionali sia retail. E’ infatti possibile acquistare lingotti e monete d’ oro, anche online, che diverse banche offrono come prodotti di investimento e il cui rendimento è legato alle performance aurifere. A fare la parte del leone però sono stati gli ETC ( Exchange traded commodity) fondi quotati in borsa e scambiabili come se fossero un’azione: raccolgono il denaro e lo investono direttamente nel metallo prezioso. Il valore della quota del fondo è così determinato dalle quotazioni aurifere; in questo modo è possibile acquistare la commodity fisica senza doverla detenere direttamente.

Cosa ci si deve attendere per il futuro?

Diversi osservatori ritengono improbabile che i prezzi possano stabilizzarsi sotto i 1.250 dollari per oncia, in quanto difficilmente i produttori potrebbero ricavare profitti sotto questo livello. Ciò appare particolarmente vero considerate le proteste dei minatori sudafricani in questi anni. Se ci dovesse essere un ulteriore calo come quello dell’ aprile 2013, non ci sarebbe da stupirsi se l’ offerta di oro fisico diminuisse in contemporanea. Chi vuole investire, comunque, deve ricordare che si tratta di una materia prima destinata a dare frutti su orizzonte temporale molto lungo. D’altronde non vi è nessun altro investimento che nel corso di 5mila anni abbia dimostrato la stessa affidabilità dell’ oro. Infine non è che i problemi generati dalla crisi dell’ ultimo decennio siano spariti per incanto.