Il primo trimeste con i mercati in risalita

Possiamo dire che i primi tre mesi di mercato hanno goduto, rispetto all’ultimo trimestre 2018, di particolari giornate di sole, le tempeste perfette sono solo un brutto ricordo. I titoli allarmanti letti giusto qualche mese fa, come per esempio “bruciati 300 milioni di dollari”, oppure “ banconote in fiamme” possiamo lasciarli alle spalle e iniziare ad essere meno spaventati.  Ma questo è il ricordo che ho io, che non passa facilmente: tanti clienti spaventati, terrorizzati al punto di non chiudere occhio la notte, che dovevano quotidianamente essere rassicurati e tranquillizzati. Ecco ripensando proprio a quei momenti oggi posso dire di aver avuto ben chiara la situazione ed essermi portato a casa una bella lezione (e una consapevolezza), perché sono riuscito a trattenere la maggior parte dei clienti dal prendere decisioni affrettate.

Il processo decisionale dell’investitore

Il processo decisionale che trae in inganno la maggior parte degli investitori è pressochè simile per molti di loro: si parte con un periodo di entusiasmo quando i mercati sono in espansione e si tende a convincersi di comprare, successivamente arriva il periodo di crisi nel quale l’investitore inesperto viene assalito da mille dubbi e incertezze e sconfortato pensa che la soluzione migliore sia vendere, poi i mercati si rialzano ed ecco che la perdita importante subita deve essere compensata e quindi… si compra! Ecco questo processo realizza delle perdite talmente importanti che spesso allontana definitivamente il malcapitato investitore dai mercati. La situazione ideale è quella inversa, inutile dirlo, ossia investire in un ottica di lungo termine e ai minimi di mercato, ma non è la regola. Se pensiamo al 24 dicembre 2018, gli investimenti registravano perdite tra il venti e il quaranta%. Se non ci fossero state notizie gravi da giustificare questi dati, molti per logica avrebbero dovuto comprare e cogliere questa opportunità ma invece di sfruttare il periodo vantaggioso e aggiungere nuova liquidità la maggior parte è corsa ai ripari (convinti fosse così) e ha venduto tutto. Ma dopo cosa è successo?

Discesa e risalita tra fine 2018 e inizio 2019

Dopo tre mesi di discesa inarrestabile, chi ha colto l’opportunità  del mercato ha capito che era arrivato il momento giusto, che in meno di tre mesi gli ha fatto guadagnare già il 15%, comprando e investendo. Se decido di comprare sul mercato azionario devo avere la consapevolezza che l’orizzonte temporale dovrà essere superiore a sette anni. Se invece decido di investire in azioni con un orizzonte temporale a breve termine, devo sapere dei rischi ai quali vado incontro: sto scommettendo nella speranza di vincere alla lotteria, proprio quando si scommette, posso perdere o vincere. Se invece scelgo lo strumento e seguo e rispetto i suoi obiettivi temporali, posso arrivare a guadagnare in 10 anni cifre importanti ( considerando il mercato altalenante dal 2008 ad oggi).

La morale

Alla luce degli ultimi sei mesi e di quanto detto sopra, quando decidi di investire devi essere sempre consapevole di quello che fai, perchè se ci pensi bene, la conseguenza del rischio è data dal non sapere quello che stai facendo. Se puoi rispettare un orizzonte medio lungo allora investi sul mercato azionario, se invece vuoi fare il colpo della tua vita senza rispettarlo  fidati, difficilmente potrà accadere! Non sprecare tempo, forze e denaro, segui una linea che rispetti le tue esigenze magari con un rendimento più modesto. A presto con il prossimo articolo.