Pir e legge di bilancio 2019

Le ultime notizie che giungono sul tema politico della legge di bilancio, sono quelle che vedono indirizzare gli strumenti finanziari denominati Pir verso investimenti  in azioni o quote di fondi di venture capital che risiedono in Italia. Infatti la legge di bilancio del 2019 appena proposta, introduce nel tema dei Pir delle novità. Le norme introdotte dal governo nel maxi-emendamento sono ancora più tassative. E’ previsto che i Pir debbano investire in azioni o quote di fondi di venture capital residenti nel territori italiano almeno il 5% della quota del 21% del patrimonio destinata agli strumenti finanziari di imprese diverse da quelle inserite nell’indice FTSE Mib della Borsa italiana. Ma cosa cambia rispetto a prima? Il problema della norma precedente era stato che la gran parte del denaro affluito ai Pir era destinato all’Aim o al segmento Star, incrementando a dismisura le quotazioni senza portare nessun reale beneficio alle aziende.

Facciamo un passo indietro

Cosa sono i Pir?: sono strumenti finanziari e si contraddistinguono per due principali caratteristiche: la prima è quella che a determinate condizioni non si paga capital gain, e la seconda è quella di avere l'obiettivo di essere stati creati per confluire, nelle piccole e medie imprese del nostro paese, parte dei risparmio degli italiani. Per questo motivo almeno il 70% deve essere investito in obbligazioni o azioni domestiche  (oppure di aziende dell’ Europa  con una organizzazione stabile in Italia) e di questo 70 a sua volta il 30% investito in piccole o medie aziende. Dunque parlando di vantaggi risulta ovvio il primo, vale a dire l’ assenza totale di tassazione senza pagare la tassa sul capital gain ( 26%) e neppure quella di successione ( ovviamente se si tiene il Pir per una durata minima di almeno 5 anni). C’è la possibilità di disinvestire prima e in questo caso vengono pagate, come per qualsiasi altro fondo, le tasse. Il beneficio fiscale è la più importante differenza che hanno i Pir rispetto agli altri fondi comuni, migliorandone nettamente la performance.

Investire eticamente

Chi vuole investire in Pir sicuramente lo fa anche per un motivo etico, quello di  sostenere l'economia italiana. Eppure ancora troppo pochi italiani utilizzano questo strumento per investire nell'economia reale. Nemmeno gli investitori istituzionali italiani mettono soldi nel loro Paese, i fondi pensione nazionali mettono solamente il tre per e cento del loro patrimonio in azioni o obbligazioni di aziende nazionali. Questo rappresenta  un problema per le nostre aziende che quindi dipendono molto dalle banche. Sostiene le imprese italiane chi investe in Pir.

Il consiglio

Esistono però anche i contro. Per quanto riguarda gli aspetti negativi di questo strumento finanziario, come ad esempio la possibilità di essere troppo concentrati su di un singolo paese, ne parleremo a breve in uno dei prossimi articoli. Intanto si potrebbero però sfruttare i pesanti ribassi sull’ indice italiano e gli incrementi dei rendimenti dei titoli di Stato di casa nostra.