Cat: News - Domenica 27 Gennaio 2019
Comprare un'azione Acquistare una quota di proprietà e quindi di capitale di una società per azioni significa comprare un'azione. L' azion...
Cat.: News - Venerdì 07 Dicembre 2018
Cat.: News - Venerdì 30 Agosto 2019
Il sistema sul rimborso dei risparmiatori truffati “dimentica” obbligazioni convertibili e Bcc. Duemila istanze in un mese. Sembra di essere dentro un serial di successo senza mai un finale, ma con puntate nuove che rilanciano il programma. Invece non è televisione, non è fiction, è realtà. La puntata che stiamo per vedere sarà quella al termine della giornata di oggi, dove la società del Tesoro incaricata di gestire la pratica di indennizzo, la Consap, sarà la protagonista: saranno infatti presentate attraverso un documento tecnico tutti i problemi operativi riscontrati dalle associazioni dei risparmiatori per sostenere le domande di rimborso. Si discuterà sulla finestra dei 180 giorni per presentare le domande prevista dall’ultima manovra del governo precedente e sui meccanismi di rimborso gestiti dal fondo. Duemila sono state le richieste ricevute nelle prime 4 settimane dal portale della Consap, che interessano meno dell’1% della platea di interesse.
La partenza caduta il 22 agosto, non ha aiutato la messa a punto delle procedure e dunque il decollo dell’indennizzo. Si è infatti rivelato più complicato del previsto passare ai fatti dopo più di un anno trascorso in attesa dei regolamenti e delle norme. Viaggiano su due livelli distinti gli ostacoli elencati nei documenti che i risparmiatori presenteranno oggi: il problema sulle operazioni convertibili e, più importante, i meccanismi del portale. L’architettura informatica ha dimenticato una serie di istituti di credito che non erano quindi indicati nel sistema e per cui non vi era la possibilità di richiedere l’indennizzo, ma non solo, sarebbe stato impossibile certificare di possedere delle azioni azzerate perché queste risultano solo dall’iscrizione a libro soci e non conservate in dossier titoli. L’altro ostacolo (obbligazioni convertibili) è il grande assente dal raggio di azione del portale, anche questi titoli sono finiti nel falò delle liquidazioni, senza però essere contemplati dalle procedure di sistema della Consap. Ci saranno anche diversi dati presi in esame che il sito rivolge ai risparmiatori ma che non possono essere di competenza del risparmiatore stesso: ad esempio il valore nominale residuo dei titoli, oppure il costo di acquisto o ancora l’avvenuto incasso di altre forme di indennizzo.
Esistono però altri problemi che riguardano le norme sollevate dal Fir. La parte più complicata la troviamo nella parte finale del 501 della manovra, secondo cui non danno luogo a compenso le prestazioni di collaborazione della domanda : questo per evitare che i risparmiatori non subiscano anche la speculazione di chi vuole lucrare sul mercato dei rimborsi. Ci sono però delle associazioni che addirittura chiedono il 7% dell’indennizzo per assistenza (in alcuni casi fino al 15%). Solo i caf e i professionisti rispettano le regole. Gli stessi risparmiatori si sono lamentati per questa assurda situazione e proprio oggi verrà suggerita una lettura costituzionalmente orientata che permetterà agli stessi, su delega degli avvocati, pagare le attività svolte facendo assumere anche le responsabilità legate al mandato di rappresentanza.
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