BTP IN RALLENTAMENTO: I FONDI TORNANO A VENDERE

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Il mercato è tornato a vendere

 

Dopo i forti acquisti di questa estate, grazie alle rilevazioni di State Street, è emerso che il mercato è tornato a vendere. Questo rallentamento è dovuto ad un minor “appeal” dei titoli italiani dopo il calo forte di spread e tassi e dovuto dalle prese di profitto. E’ tornato a risalire il costo di rifinanziamento del debito italiano sul mercato primario. In settimana sono stati collocati dal tesoro Btp a medio lunga scadenza con rendimenti in rialzo, anche se penalizzato dalla risalita recente dello spread dovuto dalle recenti elezioni in Umbria. Il tasso, sui due miliardi e mezzo di titoli a cinque anni, si è attestato allo 0,42%, rispetto alla precedente asta in rialzo di 17 punti. Vale lo stesso per i Btp di tre miliardi a 10 anni attestati all’1,06%, in risalita di 18 centesimi rispetto un mese fa.

 

La corsa si è fermata

 

L’impressione è quella che la grande corsa ai Btp si sia interrotta. Chi lo suggerisce? Lo spread e la risalita di rendimenti. State Street che detiene 10mila miliardi di USD per conto della clientela propria ha rilevato dei deflussi su questi capitali ciò significa che gli investitori hanno iniziato ad essere venditori netti di Btp dagli ultimi venti giorni di settembre. Questo non accadeva da febbraio. E’ certamente da ricondurre, l’inversione di rotta, ad una stabilizzazione dopo un lungo periodo di acquisti. Non c’è da stupirsi se i Btp siano stati molto gettonati, avendo comunque tassi superiori a buona parte dei governativi in euro e trovandosi in un mercato europeo caratterizzato da tassi negativi su molti altri Titoli di Stato. Gli acquisti dell’ultimo trimestre sono stati superiori alla media degli ultimi 5 anni. Non solamente per la ricerca di rendimento, ma anche per la scommessa sul ribasso di rendimenti e spread arrivata dalle notizie sul fronte politico e monetario. Come quasi sempre avviene il mercato ha anticipato questi eventi. “Con ogni probabilità, le recenti vendite sono frutto delle prese di profitto”( parole di Lensè Antoine, responsabile gruppo State Street).

 

Per concludere

 

Probabilmente la perdita di appeal dei titoli italiani dopo gli alti e bassi di questi mesi, hanno stabilizzato il processo. Tuttavia, una parte di mercato, pensa che sia sul fronte monetario che politico sia successo tutto quello che doveva accadere e che all’orizzonte per adesso, non si intravedano degli sviluppi che possano ricondurre a dei significativi ribassi dello spread.

                                                                                           

A presto con il prossimo aggiornamento

 

https://www.silviocavenaghi.it/chi-sono

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