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Fake news

 

La famosa notizia falsa non risparmia la borsa e i mercati. Accompagnata da errori giornalistici e propaganda, la fake news ci raggiunge facilmente attraverso l’informazione e i social, in fondo chi non ha mai letto una notizia pensando: sarà vera? Nel mondo finanziario siamo circondati da finte rappresentazioni della realtà: spesso una mistificazione che è destinata ad alterare l’ andamento delle quotazioni degli asset finanziari. E’ vero, casi simili sono sempre esistiti, come non ricordare l’hakeraggio subito all’account di twitter dell’Associated Press? Più di 136 miliardi di dollari di capitalizzazione persi in pochi secondi dall’S&P500 dopo l’uscita della notizia falsa di una doppia esplosione avvenuta alla Casa Bianca in cui fu rimasto (così diceva la notizia) gravemente ferito il presidente Obama. Ma potremmo fare numerosi altri esempi che purtroppo hanno condizionato l’andamento dei mercati con fasulle notizie, ma allora dov’è la novità?

 

E’ cambiato qualcosa?

 

Esiste una differenza però rispetto al passato, fortunatamente si sono creati dei sistemi  borsistici che agevolano l’impatto con le famose fake news ( non a casa l’ultimo con la Mifid2). Una mutazione dei listini, che si sono iper-tecnologizzati, può avere due situazioni testimoni: la prima è legata ai robot trader che gestiscono quasi il 66 per cento del controvalore degli scambi globali sull’azionario a livello mondiale ( un numero talmente importante da farci ben capire l’invasione di algoritmi e software  nel trading). La seconda situazione invece riguarda l’entrata in vigore nel 2007 della direttiva Mifid. In poche parole possiamo parlare di superamento della concentrazione degli scambi, con la regola che il titolo può essere scambiato solo su quel listino con i requisiti massimi di trasparenza ed efficienza. Si è così aperta la strada alle piattaforme elettroniche alternative: gli asset finanziari vengono così scambiati su diversi listini telematici. Risulta chiaro capire perché questo binomio ha agevolato l’habitat naturale per le notizie false creando così le situazioni ottimali per chi vuole indurre in errore e infilarsi nei sistemi tecnologici per sfruttarli a suo piacimento.

 

Social e mercati finanziari

 

I Social più famosi e il mondo finanziario sono stati protagonisti di una ricerca effettuata da un gruppo di scienziati italiani facenti parte di un progetto europeo: l’obiettivo è risultato quello dello sfruttamento del sistema delle Borse iper-tecnologico. Più precisamente la ricerca è stata effettuata su Twitter ed è emerso che nel campo analisi con nove milioni di tweet nel quale si discuteva di azioni quotate su borse americane, molti di questi cinguettii (in cui venivano richiamate società importanti di Wall Street )venivano citati “penny stoks” ossia altri titoli di minore valore. Un altro aspetto portato alla luce dalla ricerca è quello che senza ragione alcuni di questi commenti venivano re-tweettati in pochissimo tempo e moltissime volte. I robot hanno rilanciato gli algoritmi ricoprendo il post iniziale con lo scopo di rendere interessante la penny stock agganciandola a titoli più noti. Così se si riesce a sfruttare un falso tweet, nascerà una fake news che ingannerà l’intelligenza artificiale.

 

Strumenti di tutela

 

Quello che risulta è che il lato oscuro dell’innovazione tecnologica dei mercati è ciò che ha permesso di farsi strada alle fake news. Sicuramente l’evoluzione dei listini ha comportato maggiore trasparenza, efficienza, costi minori nelle contrattazioni e ha trasformato il mondo dei mercati e delle Borse aggiornatosi grazie all’evoluzione della digitalizzazione della società. Detto ciò non possiamo scordare che il tema delle notizie false è spesso dimenticato nell’ambito della Borsa. Il legislatore e le autorità di vigilanza hanno apportato delle misure per arginare questi episodi, ricordiamo la direttiva sul “market abuse”, oppure i vincoli sulle proposte di negoziazione o ancora i controlli e i regolamenti definiti dalla Sec., ma tutto questo non può bastare se il sistema in sé agevola e mette in moto determinati meccanismi e spesso il rischio è quello di ritrovarsi in una caccia senza fine. Viviamo in una realtà dove non possiamo fidarci di quello che leggiamo senza che la notizia non venga scupolosamente sottoposta all’attenzione dello specialista di turno, in qualsiasi ambito. Nella finanza e in borsa, per quanto voi possiate essere aggiornati, non fidatevi, informatevi e consultate il professionista che saprà affiancarvi anche in questo percorso senza incorrere in spiacevoli sorprese.

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