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Il paradosso

 

I titoli di Stato sono tutti sotto lo zero, scendono anche i titoli di Stato decennale irlandese e trentennale olandese, un paradosso. Il motivo è sempre quello elencato negli ultimi mesi anche per altre problematiche: le tensioni tra Usa e Cina e la politica Bce. L’eccezione la troviamo con un rendimento dell’1,57% con il Btp italiano decennale, anche se in calo, ma comunque sopra o zero. Ad avere bisogno di un salvataggio perché era un paese in crisi è lo stato irlandese: ai tempi era addirittura inserita nel gruppo dei paesi in crisi. Ma da allora molte cose sono cambiate.

 

Irlanda

 

L’Irlanda, da qualche giorno, può vantare rendimenti negativi come qualsiasi altro Paese, anche riferito ai titoli di Stato decennali. Per qualche breve periodo sono stati in negativo, ma alla fine hanno chiuso poco sopra lo zero con 0,034 per cento. In quello stesso giorno, anche il rendimento dei titoli di Stato trentennali olandesi, sono sprofondati sotto lo zero: il rendimento sarà negativo per i prossimi 30 anni por chi li compra oggi. E quelli tedeschi? Sono i peggiori, dalla scorsa settimana sono tutti sotto lo zero, tutte le scadenze: il decennale si è fermato sul -0,517%, mentre il Bund trentennale con -0,066% ha segnato il suo minimo storico.

 

Quali sono i motivi?

 

Il motivo è da ricondursi principalmente alle tensioni Usa-Cina, ma anche alla politica monetaria ultra-espansiva, agli acquisti rifugio favoriti dall’incertezza globale. Tagliare i tassi di interesse sui depositi, già sotto lo zero, è quello che ci si aspetta dalla Banca centrale europea, presentando un nuovo quantitative easing, ossia un programma nuovo per acquistare Titoli di Stato. Questo basterebbe per spingere gli investitori ad acquistare titoli di Stato, anche con rendimenti negativi: perché, guardando il lungo periodo, il tasso di interesse potrebbe scendere ancora di più, dando modo ai prezzi di salire. Però c’è anche l’incertezza globale. Nei giorni scorsi, gli alti e bassi fra Cina e stati uniti, hanno fatto scattare la corsa ai beni rifugio facendo cadere le Borse, rendendo appetibili anche i rendimenti negativi.

 

Per concludere                                                                                                             

 

L’Italia è la nota stonata dell’Europa in tutta questa situazione: i decennali rendono ancora l’1,57% ( parliamo dei primi di agosto) anche se i rendimenti sono in discesa anche nel nostro paese. Questo dato è superiore ai rendimenti decennali di tutti i Paesi dell’Euro messi insieme, tranne la Grecia.

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