La criptovaluta più famosa

Tutti conosciamo bene la moneta virtuale elettronica più famosa , la criptovaluta Bitcoin creata da Nakamoto che ad oggi quota 3.600$ e che nell’ultimo anno ha avuto un tracollo non indifferente trascinando con sé tutte le altre criptovalute. Nel dicembre 2017 era arrivata a sfiorare i 20.000$ facendo brillare gli occhi a molti investitori, ma oggi possiamo paragonare il suo percorso ad una vera e propria bolla finanziaria forse la più grande della storia. La scivolata è stata continua e il suo livello è sempre stato costantemente basso tutto l’anno. 

La resa dei conti

Il forte rialzo anomalo del Bitcoin riferito allo scorso Natale, ha fatto sì che il dipartimento di giustizia americano stia addirittura indagando per capire se possa esserci stata una qualsiasi tipo di manipolazione alimentata proprio da aziende produttrici di criptovalute. Ora è tutto circondato da un forte scetticismo che viene accompagnato proprio dallo scivolone in atto, aumentando i critici delle criptovalute e facendo inevitabilmente diminuire gli investitori. L’ idea che possa esserci una inversione rialziasta sembra un’ipotesi molto lontana.

Investitori improvvisati

Purtroppo questo tipo di investimento non ha attratto solo i “professionisti” ma soprattutto investitori improvvisati che hanno preso la decisione di investire in questo strumento finanziario senza considerare però l’effetto della bolla speculativa. Una moda del momento che ha fatto rimanere a bocca aperta chi si era improvvisato investitore dopo il crollo del 20 dicembre 2017. Le valute digitali, dopo quel periodo, hanno infatti fatto perdere quasi tutto quello che avevano investito a chi ha agito impulsivamente.

Uno strumento finanziario come gli altri

Un anno fa circa quotava quasi 20mila dollari oggi a distanza di 13 mesi quota poco più 3000 dollari, questo significa che nel mondo finanziario di prodotto mirabolanti che possono soddisfare le esigenze di tutti e che salgono sempre in qualsiasi situazione di mercato non esistono. Questa ne è la dimostrazione. Un anno fa si parlava solo del Bitcoin e tutti i clienti volevano comprarlo, ma fortunatamente in quel periodo non era così facilmente  accessibile, non è un BTP o un azione che attraverso l’on-line da casa si poteva comprare. Per acquistarlo bisogna affidarsi a piattaforme create ad hoc per questo tipo di operazione e fortunatamente questa cosa ha scoraggiato tanti investitori perché, con tutta  probabilità se fosse stato così facilmente acquistabile attraverso il canale tradizionale, molte persone oggi si troverebbero con delle perdite molto importanti. Questa è la conferma che non esiste un prodotto che è la panacea di tutti i mali. Di certo c’è solo che le previsioni per il fine 2018 di chi sosteneva le criptovalute non si sono avverate.